Disclaimer: Questo articolo della serie Astro è frutto di alcune mie personali osservazioni ed è scritto come promemoria od osservazioni delle mie acerbe esperienze sul campo.
STAZIONAMENTO
Dopo che ho acquistato il mio primo astroinseguitore, nello specifico un Minitrack LX 4, una delle primo cos’è da fare bene e da imparare e lo stazionamento, cioè il corretto puntamento al nord celeste. Ci sono varie tecniche e modi per stazionare correttamente e qua elenco quelle che ho potuto, o potrei, applicare al mio astro inseguitore. Gli strumenti a disposizione sono:
- Cercatore polare
- Puntatore laser
- App su smartphone
Poiché dopo lo stazionamento nulla andrebbe più toccato la fotocamera con l’obiettivo la monto già in questa fase già orientata di massima verso il mio soggetto
Vediamoli in ordine di precisione

A) CERCATORE POLARE
Il più preciso in assoluto, ma per funzionare al meglio sono per me necessari.
L’illuminatore, altrimenti il retino è buio e perde totalmente il suo utilizzo.
Una testa equatoriale, in alternativa si può provare con una testa video o una a tre assi. Invece puntare con precisione con una testa a sfera che si muove su più assi contemporanei è una sfida che non sempre si vince e ci fa perdere solo tempo sul campo.
NB: Per il Minitrack Lx è disponibile il braccetto distanziatore che io uso. Ma bisogna ricordarsi che occorre posizionarlo e non muoverlo più. Altrimenti ruotandolo il reticolo del cercatore polare ruota con esso e non abbiamo più la corretta posizione della polare nel reticolo.
B) PUNTATORE LASER
Va bene anche con una testa a sfera ma il puntamento è meno preciso del cercatore polare. Nessun problema se si fotografa a campo largo e con tempi brevi. Altrimenti si va di cercatore polare

C) APP SU SMARTPHONE
Si può cercare la polare con un app dedicata e appoggiare il telefono in parallelo all’astroinseguitore, io l’appoggio o al cercatore. Va bene per un primo puntamento.
SE NON VEDO LA POLARE?
Si può usare sempre un app sul telefono o in alternativa, ci si può orientare con la bussola per orientarsi al nord appoggiandola sulla nostra testa del trepiede e si può cercare l’alzo con un app che ci indichi la nostra latitudine e riportare l’inclinazione della testa con l’app della livella.
Non saremmo precisi ma per un campo largo, ed in mancanza di una visibilità alla polare può andare bene, in questo caso conviene comunque usare dei tempi di scatto un po più brevi rispetto a quelli col puntamento pulito alla polare. Questo per compensare piccoli errori di puntamento.
METTERSI IN BOLLA
In entrambi tutti i metodi sopra elencati la prima cosa da fare in assoluto è quella di posizionare il treppiede in bolla.
Io ho un treppiede con l’asse della colonna rotante che mi aiuta moltissimo per la rotazione della testa equatoriale verso il nord. Altrimenti il posizionamento delle gambe va curato verso il nord e questo non è sempre agevole, come può non essere agevole livellare la testa agendo sulla lunghezza delle gambe.
In aiuto a questo ai più esigenti non manca di aggiungere al loro kit una testa livellante che posizionata prima del cuneo equatoriale velocizza di molto il livellamento.
Io per ora sono fermo a livellare la testa muovendo la lunghezza delle gambe, di solito una, e un po’ una questione di praticità ed abitudine.
Non sembra ma di notte al buio meno tempo si perde e meno difficoltà si ha a stazionare viene tutto a vantaggio di un buon puntamento ed un buon puntamento al polo è la prima parte imprescindibile per delle belle foto del cielo notturno!
Anche se fotografiamo a campo largo a 14mm, con una buona tecnica di stazionamento imparata a memoria, quando monteremo un medio tele sarà a tutto nostro vantaggio ed eviteremo errori di stazionamento.
COME PUNTARE?
Fin che inquadro la via lattea va tutto bene. Ma con un medio tele come punto ad un altro soggetto?
Per prima cosa devo trovarlo nel cielo usando qualche mappa stellare che mi aiuti, tipo Stellarium, ma poi com lo punto? Io ho trovato la mia soluzione montando sul contatto caldo della mia macchina il puntatore laser. Uso come supporto una staffa da microfono per hotshoe.
Devo per prima cosa accertarmi che il fascio verde termini al centro del mio mirino o schermo LCD. Poi posso puntare il tutto sul mio soggetto. La cosa per me si è rilevata facile e comoda.

NO LASER
In alcune situazioni il laser è un accessorio da evitare, ad esempio.
- Paesi o zone con restrizioni legislative.
- Se non vogliamo far notare la nostra presenza.
- Se siamo con altri fotografi e disturbiamo i loro scatti.
In questi casi usando il cercatore polare del laser ne facciamo a meno, ma per il puntamento al soggetto? Qua ho visto che alcuni fotografi americani usano un reticolo illuminato da fucile. Da gioco o da guerra non so. Costa un po’ ma sembra che fa il suo scopo.
Ma arrivati a questo punto viene il caso di domandarsi se sia il caso di passare ad una montatura GO TO. Quelle che puntano il soggetto da loro tramite un database.
Altra storia altro inseguimento!
CONCLUDENDO

Io uso lo stazionamento col cercatore polare illuminato e su una testa equatoriale. Se non mi sposto di molto da una sessione all’altra di solito mi basta agire solo sugli assi azimutali. Forse è un po’ piu lento dello stazionamento con il laser ma la precisione è maggiore. Cosi facendo in una sessione notturna dopo la via lattea, posso passare ad con un medio tele dando solo una rapida occhiata che nulla si sia spostato.