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Sono un appassionato di fotografia e qui potrai trovare alcuni lavori e pensieri rappresentativi del mio stile fotografico.
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La via lattea al Nivolet

Finalmente ci siamo! Dopo la prima infruttuosa uscita del 2022 per fotografare le stelle per il cielo troppo nuvoloso si replica con la luna nuova di fine Maggio. Si organizza un auto con gli amici appassionati della fotografia notturna del cielo e si parte.

L’uscita

Il tempo anche questa volta non da certezze e allora al posto della meta prefissata dei giorni scorsi nel cuneese ci dirigiamo verso il nord del Piemonte ai confini con la Valle D’Aosta, qua le previsioni sono migliori. Si va al Nivolet. Le informazioni indicano la chiusura della strada alla diga del Serrù. E tanto ci basterebbe per arrivare in quota. Con nostra fortuna invece la strada è aperta ed arriviamo fino in cima. Una breve camminata e siamo al lago Rossett. Scopriamo che il lago è ancora completamente ghiacciato. C’è un po’ divento e qualche piccola nuvola vola via sopra le nostre teste e non fa particolarmente freddo. Noi comunque siamo ben attrezzati come abbigliamento. E’ la regola base!

Si cena al sacco e si attendono le prime stelle, decidiamo lasciare il lago Rossett per posizionarci in un punto più favorevole per la fotografare la Via Lattea. In questa stagione è ancora molto bassa all’orizzonte, e poi ecco la magia, la Via Lattea appare nel cielo, forse più visibile ai sensori che ai nostri occhi. Purtroppo la parte di destra, quella più solitamente in evidenza è coperta dall’inquinamento luminoso che anche a questa quota ci raggiunge. Scatto comunque per portare a casa le foto di tutto l’arco della via lattea da unire in panorama poi a casa.

Su nel cielo la Via Lattea, ancora non troppo luminosa ma visibile ad occhio nudo

Le stelle

Stare sotto le stelle è un esperienza magnifica, che orami non siamo più abituati a vedere in nostri cieli. Viene la voglia di esplorare e di abbracciare tutto il cielo.

La notte prosegue la via lattea passa qui sopra le nostre teste. Ci si può sdraiare a osservare il cielo.  Molto sul tardi finalmente abbiamo un pezzo della Via Lattea ben visibile fuori dall’inquinamento luminoso, contenti la tuffiamo in una fontana!

All’una del mattino la via lattea si presenta al meglio!

Siamo contenti abbiamo le foto e si scende per ritornare all’auto e poi casa. Abbiamo anche un piccolo imprevisto a seguire il sentiero e perdiamo anche un po di tempo, scegliamo la strada più lunga ma ben segnalata, siamo anche un po’ stanchi (NDR per non dire cotti) e ci fermiamo a riposare prima di ripartire in auto. Questa volta siamo andati lungi, siamo tornati all’alba e non ci era mai successo prima, abbiamo circa tre ore di ritardo sulla tabella solita di marcia e siamo comunque contenti, l’uscita a fotografare le stelle a dato i sui frutti! Un occhio al meteo e al calendario lunare e si replica!

Impostazioni

Orami le mie impostazioni sono consolidate. Uso la Fujifilm XT-2 con sopra montato il Samyang 12 f/2 (eq 18mm su FF), uso sempre il batteri grip per aumentare l’autonomia di scatto, al freddo le batterie si carino più velocemente. Potrei non usarlo, in effetti per la Via Lattea non serve molto, aggiunge solo pesto ma aumenta la presa nella mano. Monto tutto su un cavalletto Manfrotto Element in fibra di carbonio molto leggero e collego lo scatto remoto per le vibrazioni.

Per tutti gli scatti imposto ISO 3200, diaframma f/2 con messa a fuoco manuale all’infinto, e un tempo di stato di 15 secondi. Mi trovo bene così. In questa sessione di ripresa ho impostato anche in la riduzione rumore in camera per i tempi lunghi. Utile ma da rallenta le sequenze di scatto, da evitare per lo startrail.

Desiderata

Con il Samyang 12mm f/2 (18mm su FF) fotografo con un angolo di campo di 98,9°, sembra tanto ma non lo è quando vedi le foto dei tuoi amici scattate con un 14mm su FF che ha un angolo di 114°. Sembrano pochi gradi, ma fanno la differenza. Ho un pensiero ad attrezzarmi in tal senso anche perché voglio rifare degli startrail e la Stella Polare in alcuni periodi è molto in alto nel cielo e ci vuole un apertura molto ampia, d’altra parte si scatta con tempi più lunghi e un diaframma più chiuso non è un un ostacolo insormontabile. Il mio desiderata? Il Venus Laowa 9mm f/2.8 Zero-D. Chissà magari al prossimo giro…

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