Disclaimer: Questo articolo della serie Astro è frutto di alcune mie personali osservazioni ed è scritto come promemoria od osservazioni delle mie acerbe esperienze sul campo.
Una delle mia maggiori difficoltà nella fotografia della Via Lattea è sempre stato quello di trovare il corretto flusso di lavoro. Su internet e You Tube ci sono tanti tutorial, ma i risultati mostrati non erano mai chiari e non mi risolvevano il mio problema. Ognumo mostrava il suo metodo ed i risultati ogni volta potevano essere diversi. Quello che cercavo e che finalmente ho trovato è stato finalmente il corretto flusso di lavoro. Per far questo ho dovuto abbandonare le mie convinzioni o seguire fotografi con PS o altro ed approdare invece a programmi dedicati per l’astrofotografia e spiegati soprattutto da un vero astrofotografo come LD Astro. La differenza si è subito fatta notare!
IL FLUSSO DI LAVORO
Ovviamente ci sono tanti passaggi da fare con tanti termini, li ho raccolti tutti in questa succinta tabella riepilogativa. Essendo io un profano non spiegherò in modo dettagliato il perché di questo flusso per filo per segno. Ma farò un breve cenno ai passaggi più significativi che più ho notato, che sono poi quelli che io sbagliavo.
Adesso occorre una breve spiegazione dello schema sopra mostrato.
- PREPROCESSING Partiamo dal concetto che una bella foto della Via Lattea non dovrebbe mai essere uno scatto singolo ma frutto di una serie di scatti. Abbiamo cosi modo di aver più segnale (integrazione) e di ridurre di molto il rumore.
- FASE LINEARE In poche parole sono tutti quei passaggi che si eseguono non modificando (strech) la forma dell’istrogramma
- FASE NON LINEARE Tutti i passaggi dallo sterco dell’istogramma fino alla sua composizione finale.
Io prima di conoscere LD Astro ero convinto che un software come Affinity Photo potesse fare tutto. D’altra parte mi consente di fare, a differenza di PS, tutta la fase di PREPROCESSING e con i tutorial specifici e le macro adatte le post-produzioni dei file di esempio di Deep Sky erano riuscite. Ma sulla Via Lattea per me ornai volta era un disastro. La svolta è stata imparare il corretto flusso e soprattutto un programma specifico per lastro come SIRIL. Programma gratuito disponibile anche per MAC.
Ci sono casi di foto che posso lavorare solo con SIRIL o altre che mi occorre un passaggio in Affinity Photo, in particolare per quando occorrono delle maschere e poi per un fusione, nel caso di una foto ambientata, col primo piano.
PASSAGGI
Non ho l’ambizione e la conoscenza per fare un tutorial passo passo ma voglio solo annotare in base alla mia grezza esperienza quale differenza ho trovato fra SIRIL e AFFINITY. Alcune sono propio fondamentali. Elenco di seguito in ordine le piu importanti.
- Stacking. Il vantaggio di SIRIL su AFFINITY e che fa un controllo sulla qualità delle foto e mi rifiuta nello stack le foto con le stelle troppo allungate. Affinity prende tutto, ma poi il risultato è inferiore e vai a trovare le foto da scartare!
- Rimozione Gradienti. La bestia nera data dall’inquinamento luminoso! Ci sono vari metodi. Quello migliore è usare GraXpert con AI integrato in SIRIL. In alternativa si può usare stand alone. Anche Affinity ha due soluzioni, una macro per un gradiente piatto e lineare (quando mai!!) ed uno stile RFB di GraXpert.
- Calibrazione Colori. Non c’è storia, vince nettamente SIRIL. Questo programma mi offre la possibilità manuale (ideale per via lattea) e si basa sulla calibrazione del nero. Oppure offerta la calibrazione in astrometria. Figata! Con Affinity non ci sono queste finezze e il tutto sarebbe troppo macchinoso.
- Rimozione dominante verde. Qua pari. Sia SIRIL che AFFINITY lo applicano.
- Rimozione rumore. Il must è farlo con GraXpert integrato in SIRIL e ci mette almeno 20 minuti. Questo la dice lunga sull’efficacia che ha rispetto ad un semplice denoise fattibile in AFFINITY
- SEPARAZIONE STELLE. In SIRIL con il plug-in Starnet++. Lo fa anche abbastanza bene AFFINITY con le macro e supporta come plug-in Star Terminator.
- STRECHING. Lo faccio in SIRIL, ha più metodi, con la trasformazione istogramma. Anche AFFINITY lo può fare ma è un po più complesso. Con le macro si possono fare anche strech più avanzati. Ma il controllo di SIRIL è sempre maggiore.
Per i passaggi seguenti dove si entra nel gusto più personale posso terminare in SIRIL o in AFFINITY. Non trovo differenze sostanziali.

RIASSUMENDO
Ovviamente ci sono altri programmi, c’è chi usa la suite Adobe e chi PixInsght e ci sono tanti altri plug-in. Ma con l’introduzione a zero costo di SIRIL, di GraXpert e di Starnet++ ho fatto decisamente un salto in avanti nella postproduzione della mia fotografia con le stelle. Dove ho potuto ho rielaborato molte fotografie e sono riuscito ad avere, dal mio personale punto di vista, dei risultati migliori a prima. Ovviamente ogni volta che si riprende una foto in mano il risultato sarà sempre un po diverso ma l’importante è attenersi ad un FLUSSO DI LAVORO CORRETTO.
Adesso ho a disposizione gli strumenti base per migliorare nella elaborazione delle immagini, soprattutto riferendomi alla Via Lattea. Basta foto, come si vedono in giro, con la Via Lattea viola.
L’immagine nell’articolo è solo un esempio di come da una foto si possono ottenere risultai molto differenti.

