Siamo ad agosto ed un appuntamento per gli appassionati del cielo notturno è la notte di San Lorenzo per ammirare lo sciame delle stele cadenti, si lo so, non sono stelle, sono uno sciame meteoritico, ma è più affascinante chiamarle stelle. La notte prevista con il maggiore sciame visibile era quella del 12 Agosto e con l’amico Alessandro, compagno di avventure fotografiche notturne, siamo andati a fotografarle. Almeno ci abbiamo provato!
Cosa sono le Perseiadi
Le Perseidi, spesso chiamate “Lacrime di San Lorenzo” in Italia, provengono dai detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle. Quando la Terra attraversa l’orbita di questi detriti, le particelle entrano nell’atmosfera e si incendiano, creando le scie luminose che chiamiamo meteore. Alcuni filamenti dello sciame risalgono a migliaia di anni fa.
La loro associazione con San Lorenzo nasce da una tradizione popolare: il picco dello sciame cadeva spesso intorno al 10 agosto, giorno del martirio del santo. Secondo la leggenda, le meteore rappresenterebbero le lacrime del santo o le braci della graticola su cui sarebbe stato ucciso.
La Luna
Quest’anno l’evento delle Perseiadi era in sovrapposizione con la luna piena, non proprio la condizione ottimale per fotografare le stelle. Molti sconsigliavano l’uscita notturna ma noi, da bravi dilettanti fotografi entusiasti, ci abbiamo provato lo stesso.
La location
Siamo andati a Torriana al Castello delle due torri di Scorticara (RN) per avere un buon punto di visuale sul cielo. Siamo arrivati ad inizio serata e poi man mano il castello si è popolato di tantissima gente che ,sdraiata sui muretti, sui sassi e dove poteva, si è messa ad osservare il cielo. Sentivamo qualcuno esclamare; “eccola la ne ho vista una!”, “io ne ho contate tre”, “guarda quella”.E noi? 
Il puntamento
Noi intanto eravamo speranzosi di averne inquadrata qualcuna. Perché un conto è l’osservazione visiva ed un’altra è riprenderla in fotografia. La prima scelta è stata quella di non puntare verso il quadrante delle Perseiadi ma al suo lato, questo per avere strisce più lunghe. Quindi Luna ad EST e noi che puntiamo verso OVEST. Così la Luna rimane fuori dall’inquadratura. Poi nel mio caso ho scelto una focale equivalente di 18mm. Con una focale più ampia avrei preso più cielo, con più possibilità di catturare una scia, ma la scia sarebbe stata troppo piccola. Con una focale più stretta avrei avuto scie più visibili ma minore possibilità di cattura.
Nella foto l’Orsa Maggiore, la stella Polare, la costellazione della Giraffa e in basso la luminosa stella Capella che emerge dalle nuvole. Il centro delle persaiadi è volutamente fuori dal fotogramma e si trova all’altezza della punta della giraffa. La torre del campanile è illuminata a giorno dalla luce della luna.
Tutte le fotografie sono state riprese con un Samyang 12mm f2 a f5,6 con ISO 400 per 30″. Quando si dice che la Luna illumina!!
Le impostazioni sono state pensate per equilibrare difetti di coma a tutta apertura dell’ottica, per non avere stelle tropo allungate e per la creazione di un startrails.
Le condizioni contro
Delle regole o condizioni che ci si basa per una bella fotografia notturna quelle contrarie erano praticamente tutte presenti.
- Luna piena. (era al 91%)
- Location con inquinamento luminoso.
- Afa e mancanza di vento, una bella cappa.
- Nuvole, rade ma presenti, nel cielo.
- Qualche torcia di troppo.. (anche se eravamo appartati dalla folla)
Una bella sfida.
Lo starttrails
Forse la cosa più semplice. In un unica immagine tutta la sera che abbiamo passato e tutte le stelle che abbiamo ripreso. Se mi metto ad ingrandire la fotografia vedo che qualche scia c’è, alcune sono aeri, altri satelliti, ma altre sono meteore. Una poi è molto visibile, ed è la regina della serata.
Perseiadi
Non potevamo fallire! Cosa che nella fotografia notturna può capitare.. ma una bella ed evidente scia è stata catturata, non da sola. Forse un po’ poco? Direi di no, perché la serata è riuscita, la foto c’è e nella gioia di averne vista una bella grande anche il pensiero di esprimere un desiderio è volato via. Eccola qua! Una bella scia proprio sopra al Campanie che passa in mezzo alla costellazione dell’Orsa Maggiore.
Nella foto tre scie.
Concludendo
Questo è stato il mio secondo tentativo, nel 2024 non era andato a buon fine. Come risultato sono personalmente molto soddisfatto. Adesso non mi resta che fotografare altri cieli.
Non solo Perseiadi
Oltre alle famose Perseidi di agosto, esistono numerosi altri sciami meteorici durante l’anno. Alcuni, come le Geminidi di dicembre o le Leonidi di novembre, possono essere altrettanto spettacolari, mentre altri, come le Tauridi o gli Ursidi, sono più tranquilli ma osservabili per periodi più lunghi. Ogni sciame ha caratteristiche proprie di intensità, velocità e durata, offrendo occasioni diverse per ammirare le stelle cadenti.
Lo ZHR Zenithal Hourly Rate è il numero di meteore per ora riportato allo zenit, fossero tutte fotografabili!!!



