Nella ricerca di migliorare il montaggio dei miei video sono arrivato a Lumafusion.
Sono entrato nel mondo dei video nel 2020 con l’acquisto del mio primo drone. Un DJI mini. Da allora per montare le clip ho utilizzato iMovie, e dopo 50 video e dopo aver compreso ed aggiunto ogni volta un pezzettino sono arrivato a Lumafusion.
Prima ho provato altri software sul mio iMac.
Per prima ho testato DaVinci Resolve gratuito e potente ma che necessita di tanto apprendimento. Poi Filmora bello ma un po’ troppo invadente commercialmente, troppi addon.
Ho fatto anche un pensiero a FinalCut e mi ha frenato un poco il prezzo è ho davvero bisogno di un programma così potente?
Poi c’era da valutare un altro aspetto, quello del tempo che posso e voglio dedicare fuori dal lavoro a sedermi nuovamente la sera o nel weekend di fronte al computer su un’altra scrivania. Lo confesso, spesso la stanchezza prendeva il sopravvento e passava la voglia.
Alla fine, complice un po’ il fine vita tecnico del mio predente iPad, ho preso un tablet nuovo (quello base) e mi sono caricato sopra due app. Affinity Photo che già utilizzavo sul Mac e Lumafusion che avevo visto solo in qualche recensione.
Mi sono guardato un po’ di video tutorial ufficiali e nel giro di un paio di giorni sono stato in grado di montare il mio primo video completamente da un tablet, operazione che ho potuto fare comodamente da seduto su una poltrona, da sdraiato sul divano, in pausa pranzo o nei piccoli ritagli di tempo. Hai visto un’idea magari su YouTube? Un minuto e la provi.
Inoltre il programma mi ha consentito di avere molte più opzioni di configurazioni rispetto ad alcune limitate opzioni di iMovie.
Lumafusion offre ben sei tracce video e sei audio, per un totale dodici e sono arrivato ad usarne subito ben quattro.
COSA MI PIACE
- Posso montare le mie clip dove voglio
- Ho a disposizione più tracce video e audio
- Posso applicare le LUTs (finalmente)
GLI ACCESSORI
A corredo mi sono dotato di una chiave USB-lighting, per maggiore flessibilità di archiviazione anche da altre dispositivi, di una penna per dei tocchi di precisione (in particolare nel fotoritocco) e delle cuffie che già avevo per ascoltare bene le tracce audio. Utile anche una adattatore SD per il trasferimento dei file da ad esempio una gopro o dal drone se non si volesse usare il comodo wifi.
CONCLUDENDO
Sono contento della scelta che ho fatto (cit. Caparezza), posso esplorare più opzioni di montaggio, come l’inserimento delle barre, le LUT e altre transizioni. Subito nel primo video ho provato la suddivisione dello schermo. Insomma c’è sempre da imparare e se lo puoi fare in comodità sei anche più contento. In fondo è un hobby e gli hobby devono darci soddisfazioni.
