Ciao! Sono Marcello.
Benvenuto sul mio diario fotografico.
Sono un appassionato di fotografia e qui potrai trovare alcuni lavori e pensieri rappresentativi del mio stile fotografico.
Buona visione!

 

Una notte a RIALE

Sono sempre alla ricerca di nuovi posti per fotografe le stelle e questa volta sono stato a Riale in Val Formazza, nella punta a nord più estrema del Piemonte. Abbino la mia passione fotografica per stelle con un breve viaggio di piacere per vistare questa zona del VCO abbastanza lontana da Torino. Per arrivarci direttamente da casa sono oltre tre ore di viaggio in macchina. Ci sono tanti lughi da esplorare ma adesso focalizziamoci con le stelle.

RIALE

Zona di tradizione Walser, promette di essere un posto adatto per le stelle con basso inquinamento luminoso guardando il sito lightpollutionmap. Telefono per chiedere informazioni all’albergo sul posto e mi organizzo per fermarmi più notti carico di idee fotografiche in mente. Riale è in una zona col micro clima abbastanza particolare. Nelle previsioni del tempo su TG3 il VCO lo si può notare spesso le nubi e temporali disegnante sulla punta della mappa. Anche stavolta va così. Al momento della prenotazione erano previsti tre notti magiche di stelle ma il meteo ci ha messo la sua e mi ha consentito di fotografare solo una notte, la prima. Quella che avrebbe dovuto essere solo di esplorazione.

A Riale, ampio pianoro a circa 1700 metri di quota circondato da alte montagne ci sono due punti caratteristi, la diga del Lago di Morasco e l’Oratorio di S.Anna, certamente la chiesetta più a nord del Piemonte.

Riale e l’Oratorio di Sant’Anna

Come punto fotografico scelgo la collinetta su cui è edificata la piccola chiesetta. Da qua il panorama sul pianoro e molto suggestivo. Mi preparo ai primi scatti e subito sono gratificato dalla vista della via Lattea. L’effetto è da wow!!

Riale sotto la Via Lattea – Unico scatto

LA DIGA DI MORASCO

Mi sposto di un paio di passi e punto verso la diga di Morasco. Dalla mia posizione la diga è verso Ovest e mi presenta, nonostante le luci della diga un tappeto di stelle immenso!

Sopra la diga splende la stella di Arturo, la stella più luminosa nel emisfero boreale. Per identificare bene le stelle ci sono tante App da utilizzare sul campo e prendere appunti. Tornato a casa ho poi utilizzato il sito di STELLARIUM che mi permesso con calma di tracciare sulla mia foto tutte le costellazioni che ho potuto osservare. Come sempre in questi casi l’angolo di campo ampio non basta mai! Questo è un 13,5 mm equivalente ad un FOV di  113°. E’ un operazione che prende molto tempo ma ti fa rivivere i momenti trascorsi sul campo!

STARTRAIL

Mi organizzo per il piatto forte della serata, lo stratrail. Voglio inserire la chiesa nella foto e, se pur illuminata da un modesto faretto da 50W, bilanciare la foto per le stelle diventa una sfida impegnativa che non intendo perdere. Il fronte della chiesa crea un riflesso fortissimo nella lente e devo posizionarmi al meglio per trovare il bilanciamento di scatto adatto.  Eseguo tutti gli scatti necessari per il primo piano della chiesa ed opto per un inconsueto tempo di 15 secondo per le stelle per ridurre al massimo il flare. Normalmente utilizzavo 20, 30 o anche un minuto di esposizione, ma qua non è possibile. Pianifico una durata di ripresa di 90 minuti che sono poi ben 360 scatti da postprodurre. Più gli scatti del primo piano ed i black frame arrivo dal oltre 380. E’ in assoluto il mio record di scatti per le foto delle stelle!

Foto di prova, il riflesso è accecante!
Il mio risultato finale

LA FOTO CON L’IPHONE

Ho molto tempo da aspettare per lo startrail ed allora provo ad eseguire un secondo startrail con lo smartphone. L’idea mi girava mente guardando un YouTuber americano e consiste di fare tutto il processo all’ interno all’iPhone, dalla ripresa alla post produzione: Per fare questo usa queste semplici app:

  • NightCap per seguire gli scatti.
  • Star Stacker per il montaggio dello startrail.
  • Snapssed per le regolazioni sulla foto finale.

Imposto le singole riprese in modalità tiff per la massima qualità e scatto una serie breve sequenza di 67 scatti da 20 secondi. Questo è il risultato! Io sono rimasto sbalordito!

Taken with NightCap. Long Exposure mode, 20.03 second exposure, 1/1s shutter speed.

CONCLUDENDO

Queste sono le foto che sono riuscito a fare in una serata. Poi il cielo completametne nuvoloso delle due serate successive non mi à permesso di fare altre sperimentazioni. In montagna per fotografare le stelle è così, il meteo fa parte di questa emozionante avventura. Bisogna prenderlo come viene e organizzarsi con entusiasmo per la prossima uscita!

Ciao Riale ci rivedremo!

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