Si, sono andato a zonzo in auto, per le risaie vercellesi, alla scoperta di questi luoghi meravigliosi. Avevo in mente due soggetti fotografici; il primo fotografare qualche volatile nelle risaie nel periodo di sommersione dall’acqua dei campi. Il secondo portare a casa qualche riflesso, l’obbiettivo era la famosa risaia Principato di Lucedio.
Le risaie
Mi sono divertito a girare per risaie lungo piccole stradine ammirando i paesaggi dagli ampi orizzonti pieni d’acqua.


Gli uccelli
Non sono un ornitologo o un grande esperto di volatili, ma ho provato comunque la sfida di fotografarne qualcuno. Essendo la prima volta non sempre è facile, ci vuole tanto tempo, magari ti avvicini lentamente e poi all’improvviso volano via. Alla fine mi sono accorto che riuscivo ad avvicinarli più facilmente fotografandoli seduto dall’auto accostandola alla strada tenendo il motore acceso. Non sono ancora bravo a sufficienza a catturarli in volo, ma un paio di scatti sono riuscito a portarli comunque a casa.
L’effetto campo di risaia non sempre salta all’occhio, ma sono riuscito a trovare anche delle situazioni più caratteristiche.
Il grande assente nel mio girovagare è stato l’airone cenerino, sempre ben nascosto lungo i bordi delle risaie e rapidissimo a volare via, ma proverò a fotografarlo nelle prossime escursioni fotografiche naturalistiche.
Il principato di Lucedio
Luogo ricco di storia fondato nel 1123 ed è da qui che nel ‘400 fu introdotta la coltivazione del riso in Italia. E’ un luogo che circondato dalle risaie allagate si presta a tante fotografie di riflessi.



Il video
Concludendo
Ho girovagato per le risaie in tre giorni diversi ed ogni volta il paesaggio cambiava, anche per trovare i volatili non era sempre la stessa cosa. Ho avuto modo, per fotografare i volatili, di cimentarmi nuovamente con il mio Fujinon XF 100-400 sul quale ho tenuto sempre montato il moltiplicatore 1×4. Pur raggiungendo una focale equivalente di ben 840mm su FF il tele non sembra bastare mai, questi uccelli sono abbastanza piccoli e le distanze a cui si fanno avvicinare non sono sempre ottimali. Volare poi col drone mi ha permesso di riprendere la vastità di questi paesaggi.
Sicuramente con la prossima stagione (aprile/maggio) tornerò a girovagarci!